TRATTO DA:

Indagine Viasat - Cesc

Calano nel ’99, ma ancora in Italia ne sparisce una ogni due minuti
Auto, l’industria dei furti
È Durazzo, in Albania, la capitale di ricettatori e venditori
   
Ogni giorno dell'anno appena trascorso, feste comprese, sono state rubate in Italia 778 automobili: calcolatrice alla mano 32 all'ora, più di una ogni due minuti, per un totale di 284.296 unità.
A livello nazionale tuttavia i furti di automobili calano, mentre aumentano in Friuli-Venezia Giulia. Nel corso del 1999, infatti, a fronte di un dato nazionale che registra una diminuzione del 7,26%, in Friuli-Venezia Giulia i furti d'auto sono passati dai 1.000 dell'anno precedente a 1.040, con un aumento del +4%. Aumentano anche in Molise e Trentino Alto Adige.
La “maglia nera” resta comunque nelle mani della Lombardia. Qui berline e utilitarie, a quanto pare spariscono di più. In Italia le automobili rubate sono state nel ’99 284.296, ma è aumentato di quasi l’1% il numero delle vetture non ritrovate: quelle recuperate l'anno scorso sono state infatti poco più della metà, ossia il 52,82%, rispetto al 53,74% del ’98.
L’industria dei furti d'auto, che in Italia ha un giro d'affari di circa 10mila miliardi di lire, è fotografata dalla periodica analisi nazionale condotta da Viasat con il Cesc (Centro europeo studi criminologici), che ancora una volta assegna la maglia nera alla Lombardia, dove l'anno scorso sono state rubate 53.956 automobili, quasi 148 al giorno, ma con una significativa diminuzione del 14,23% sul 1998. All'estremo opposto la Valle d'Aosta, dove le vetture trafugate sono state 95, ma nell'intero 1999 13 in meno del ’98.
Tra le regioni a maggior rischio furto, dopo la Lombardia c'è il Lazio, con 50.741 veicoli rubati (poco più di 139 nell'arco delle 24 ore), con una contrazione del 6,58% sull'anno precedente. Seguono la Campania, con 46.410 veicoli rubati (127 al giorno), ma con una flessione del 2,78%; la Puglia, con 29.035 furti e la Sicilia (21.132).
Tra le isole felici, invece, dopo la Valle d'Aosta c'è il Molise, dove nel ’99 sono sparite solo 375 vetture (40 in più, però, rispetto all'anno precedente); nel Trentino Alto Adige i veicoli rubati sono stati invece 537 (nel ’98 furono 496) e in Basilicata 627, con un ulteriore calo (58 vetture rubate in meno) rispetto all'anno prima. Dall'analisi Viasat-Cesc emerge poi che la maggiore riduzione dei furti si è avuta in Veneto: dagli 8.007 veicoli sottratti nel '98 si è scesi a 6.692 (-16,42%); seguono la Lombardia (-14,23%), il Piemonte (-13,11%), la Toscana (-8,54%) e la Basilicata (-8,47%).
Alcune regioni, però, sono in controtendenza. È il caso dei già citati Molise e Trentino Alto Adige, che pur essendo in fondo alla classifica per numero di furti hanno registrato un sensibile aumento delle auto rubate rispetto all'anno precedente (rispettivamente: +13,64% e +8,27%), ma anche del Friuli Venezia Giulia, passato dai 1.000 furti del ’98 ai 1.040 del '99 (+4%).
«Si tratta di due aree di confine - spiega il dato Massimo Giusio, direttore del Cesc - ponte naturale per l’export di auto rubate verso l’Est europeo». Durazzo, in Albania, è un vero e proprio centro di smistamento. Qui, acquistare un'auto rubata non costituisce reato.
Venendo infine ai ritrovamenti, la regione in testa alla classifica è la Liguria (con il 76,61% di auto recuperate), seguita dall'Emilia Romagna (con il 72,25%). Al contrario, il minor numero di veicoli ritrovati si registra in Molise con il 25,87%, seguito dalla Basilicata (35,09%) e dalla Campania (38,76%). 
La situazione dei ritrovamenti è peggiorata, rispetto al ’98, proprio in Molise, dove nel 1999 c'è stato un calo dell’8,37% delle auto recuperate) e in Piemonte (-3,74%). È invece migliorata nelle Marche (+5,58%) e Umbria (+5,47%), ma anche in Valle D'Aosta (+3,61%) e Toscana (+3,24%). Secondo Pierluigi Leone, amministratore delegato di Viasat, società specializzata in sistemi di sicurezza e protezione satellitare, il calo dei furti d'auto «dimostra che il costante impegno delle forze dell'ordine, associato all'adozione di nuove sofisticate tecnologie di protezione, ha finalmente consentito la tanto auspicata inversione di tendenza in un settore che da anni registrava un preoccupante trend di crescita».
Un'analisi sulla quale è d'accordo il direttore del Cesc, che si appresta ad avviare un sondaggio nazionale proprio sui furti d'automobili.
Le marche di auto preferite dai ladri, secondo l'indagine Viasat-Cesc, sono Mercedes, Fiat e Bmw. Agli ultimi posti (con lo 0,8% sul circolante) Honda, Audi 100 e 200, Ford Scorpio, Seat Malaga, Volkswagen Golf e Lancia Dedra. In particolare, fa gola il modello “600” della Mercedes, nonché le potenti e accessoriate Serie 7 e 8 della Bmw. Spariscono ancora Lancia Thema e Fiat Uno. Jaguar e Ferrari vanno sempre bene.

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