TRATTO DA:


GUERRA AI LADRI DI MOTO

  • Come ci si deve comportare in caso di furto della moto?
  • Avete preso tutte le precauzioni per ridurre al minimo il rischio di essere derubati?
  • Avete una buona polizza assicurativa?

Ne parliamo in questa inchiesta, di Riccardo Matesic e Enrico Cinotti
 

5 novembre 2001 
 

E se vi rubano la moto?

Sì, ogni tanto tocca affrontare anche i temi più sgradevoli. Cosa fare quando si scopre il furto della propria moto?
Sembra una domanda da poco, ma non lo è. Si possono infatti ottenere ottimi risultati attivandosi subito. Ove possibile, ad esempio, è utile cercare di raccogliere immediatamente testimonianze fra le persone presenti in strada. Si può scoprire magari che la moto vi è appena stata rubata, si possono avere indicazioni su quante persone erano, su come erano vestite, sulla loro “direzione di fuga” e sull’eventuale presenza di veicoli d’appoggio. In questo caso è utile chiamare immediatamente il 113, denunciando il tutto.
C’è poi da capire come muoversi per la denuncia alle forze dell’ordine e per la richiesta di risarcimento danni da inoltrare all’assicurazione (qualora si goda di copertura per il furto).
Di questo e di altro intendiamo parlarvi in quest’inchiesta, una serie di articoli da leggere anche e soprattutto prima che il furto avvenga, perché alcune cose conviene saperle al momento di equipaggiare la propria moto con un antifurto, di coprirla con una determinata polizza o di parcheggiarla…

Quali e quanti furti

Nel 2000 i furti di motocicli sono stati 18.890 mentre quelli dei ciclomotori 59.442. I veicoli recuperati sono stati rispettivamente 6.614 (35%) e 19.382 (33%). Nel confronto con l’anno precedente il furto dei motocicli è aumentato di quasi il 9,5% (1.653 unità in più) mentre quello dei ciclomotori ha fatto registrare una forte inversione di tendenza, con una diminuzione di quasi il 42% (42.225 pezzi in meno).
Attenzione a interpretare i numeri: nell’aumento dei furti di moto ha sicuramente peso l’aumento del parco circolante dovuto all’aumento delle immatricolazioni, così come nella forte diminuzione dei furti di motorini pesa la diminuzione “d’interesse” per un settore in forte contrazione anche nelle vendite.
Il fenomeno è particolarmente concentrato nelle provincie di Roma, Milano e Napoli, dove si verificano addirittura la metà dei furti di moto e un terzo di quelli di ciclomotori.

Denunciare il furto

È successo: siete andati a prendere la vostra moto e avete scoperto che non c’è più. Cosa fare? Nell’introduzione abbiamo dato delle indicazioni su cosa fare nei primissimi momenti, quando si fa la triste scoperta.
A questo punto bisogna presentare denuncia. Prima possibile, per non rischiare di essere ritenuti responsabili delle azioni che altri faranno con la vostra moto o degli incidenti che potranno provocare.
Recatevi quindi immediatamente al posto di Polizia o dei Carabinieri competente nella zona nella quale è stata rubata la moto per sporgere denuncia. Con voi dovrete avere un documento d’identità valido e i documenti della moto rubata. Fatta la denuncia avrete 3 giorni di tempo per consegnarne una copia alla vostra assicurazione o per inviargliela a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Fatto questo potete anche aspettare qualche giorno, nella speranza che la vostra moto venga ritrovata.
Ai fini del pagamento del bollo, ricordate che fa fede la data della denuncia: questa deve essere compresa nel periodo di copertura della tassa già versata.

Chiedere il risarcimento

È passato un po’ di tempo dal furto, diciamo 15 giorni, e non avete avuto più notizie della vostra moto. È il momento di iniziare a muoversi per chiedere il risarcimento alla vostra compagnia assicuratrice.
Per fare questo purtroppo bisogna navigare un po’ nella burocrazia. Per chi non ha tempo sarà opportuno rivolgersi allora a una agenzia di pratiche auto, mettendo in conto una spesa di qualche centinaio di migliaia di lire (ca. 300.000), gli altri potranno iniziare con l’andare al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), presso l’ACI, per chiedere l’annotazione della “perdita di possesso” del veicolo sul “certificato cronologico”. Per fare questa operazione sarà necessario presentare al PRA un originale della denuncia o una copia di questa resa conforme dallo stesso commissariato di Polizia o stazione dei Carabinieri presso il quale avete denunciato il furto.
Del certificato cronologico dovrete poi chiedere una copia, che consegnerete all’agenzia dell’assicurazione unitamente al certificato di “chiusura inchiesta”, rilasciato dalla Cancelleria della Procura presso la Pretura del luogo dove è avvenuto il furto, e alla “procura speciale a vendere”.

Ma quanto vale la mia moto?

Presentata la richiesta di risarcimento, bisognerà iniziare a dialogare con la propria compagnia. Fisserete allora un appuntamento con un “liquidatore”, con il quale potrete contrattare l’importo del danno che vi verrà rifuso.
Di norma le compagnie stabiliscono il valore di una moto sulla base di listini stilati da società specializzate, come la Eurotax, di cui ci avvaliamo anche noi di Motonline.com per le quotazioni dell’usato. Non ripagano insomma integralmente il prezzo d’acquisto della vostra moto, se non per i primissimi tempi dopo l’acquisto, ma il valore commerciale di questa. Non serve a nulla allora assicurare per 10 milioni, facciamo un esempio, una moto quotata 7, perché l’assicurazione in caso di furto o di danneggiamento del veicolo non erogherà un risarcimento superiore al valore commerciale di questo.
Di solito per il primo anno di vita una moto viene dunque assicurata per il 70-80% del prezzo d’acquisto, ma dal secondo anno inizia un deprezzamento che porta a ridurre anche il capitale assicurato.
Per quanto riguarda i tempi di liquidazione, questi dipendono dai certificati. La compagnia assicuratrice di norma è pronta a liquidare il danno non appena sono pronti tutti i certificati necessari. In pratica dovete attendere di avere in mano il certificato di “chiusura inchiesta”, dai 2 ai 3 mesi dopo il furto.

Il paradosso dell'antifurto

Raccogliendo le notizie per questa inchiesta, abbiamo fatto una scoperta inaspettata. Molti di voi sapranno che dotando la propria moto, o motorino, di antifurto elettronico spesso si riescono a spuntare delle condizioni migliori sulla copertura incendio e furto dalla propria assicurazione. Mediamente uno sconto del 5-10% sul premio.
Pochi sanno però che in caso di furto molte compagnie prevedono una riduzione del risarcimento del 20% qualora si sia dichiarato il possesso di un antifurto elettronico al momento della stipula della polizza.
Leggete bene le condizioni contrattuali prima di rinnovare la vostra polizza assicurativa.

E se spariscono i documenti?

Può succedere che vi rubino o che smarriate il libretto di circolazione o la targa. Anche in questo caso è necessario presentare immediatamente (la legge concede 48 ore di tempo) una denuncia alla Polizia od ai Carabinieri, quindi, se entro 30 giorni non vengono ritrovati i vostri documenti, dovrete procedere a una nuova immatricolazione presso la Motorizzazione civile. Per quest’ultima le procedure saranno semplificate e i costi saranno ridotti per la mancanza delle imposte di trascrizione (il proprietario rimane lo stesso).
Se invece avete smarrito solo il foglio complementare, praticamente l’attestato di proprietà del veicolo, allora il PRA potrà rilasciarvene una copia previa presentazione di una domanda redatta sul modulo prestampato disponibile presso l’ACI che dovrà essere accompagnata dall’originale della denuncia di smarrimento o da una copia autenticata di questa.

Anche il ritrovamento costa...

E se la vostra moto viene ritrovata? Se viene ritrovata dopo che l’assicurazione vi ha liquidato il danno, la moto è legittimamente di proprietà dell’assicurazione. Diversamente dovrete concordare con la compagnia l’entità dei danni subiti in seguito al furto per stabilire l’importo del risarcimento. Qualora i danni siano superiori al valore commerciale del veicolo, può succedere che l’assicurazione liquidi il valore di mercato della moto acquistando il “relitto”, vale a dire ciò che resta della vostra moto.
Il ritrovamento comporta comunque delle spese. Può sembrare una burla, ma quando un veicolo rubato viene ritrovato, le forze dell’ordine chiamano un deposito giudiziario di zona per recuperare con un carro attrezzi il mezzo. La moto viene dunque custodita presso il deposito giudiziario in attesa che venga rintracciato il legittimo proprietario.
I tempi di comunicazione del ritrovamento sono brevissimi, addirittura immediati ci dicono dal Ministero dell’Interno, comunque, per bene che vada, dovrete pagare almeno il carro attrezzi e un paio di giorni di deposito. Sempre meglio che ricomprare la moto, anche se la troverete parzialmente danneggiata.
L’importo purtroppo è variabile, perché ogni provincia ha il suo tariffario stabilito dalla Prefettura e variabile anche in funzione del deposito. A titolo esemplificativo diciamo comunque che il carro attrezzi può andare da un minimo di 90.000 lire a un massimo di 200.000, in caso di recupero notturno o festivo. Per quanto concerne il deposito, di solito il costo è fra le 6 e le 10.000 lire al giorno.

L'arma informatica

L’informatica è una delle armi su cui si sta puntando di più per combattere la piaga dei furti. A fine anno tutti i comandi provinciali della Polizia saranno ad esempio dotati di scanner per leggere i chip del sistema “DATATAG”.
Si tratta di un sistema sviluppato e adottato con successo già nel Regno Unito e in altri paesi europei che consiste “nell’affogare” in parti vitali della moto dei microchip grandi come una capocchia di spillo contenenti i dati del proprietario del veicolo. Una sorta di marcatura del veicolo che viene poi segnalata con opportuni adesivi che informano i ladri della difficoltà di riciclare la moto o i ricambi. Con l’uso di tali scanner si conta di incrementare la percentuale (oggi del 33%) di veicoli recuperati.
Ci sono poi già delle banche dati consultabili via Internet. Un sito molto utile, anche per fare segnalazioni, è quello della Polizia (www.poliziadistato.it), all’interno del quale c’è una banca dati consultabile con le targhe e i telai di tutti i veicoli rubati.
C’è poi un’iniziativa autonoma di utenti che hanno subito furti e che si sono organizzati con un sito all’interno del quale sono riportati dati utili a rintracciare e individuare moto e componenti rubati. L’indirizzo è www.targhe.org.

 
 

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