TRATTO DA:


Ozieri.
Nel mirino dei ladri soprattutto utilitarie e veicoli commerciali

Furti d’auto: un colpo ogni notte
Si sospetta che i mezzi possano servire per una rapina

09 settembre 2002
 
Ozieri Prima le Uno, poi un paio di Fiorini e un Dayli, sabato notte una Panda: si fa preoccupante il fenomeno dei furti d’auto a Ozieri. Nelle ultime settimane, in città, si sono registrati numerosi casi: troppi, rispetto alle tranquille abitudini della zona. Diverse denunce sono state presentate sia ai carabinieri che alla polizia: e il sospetto delle forze dell’ordine è che dietro i furti ci sia una banda organizzata e che le auto possano servire per qualche atto criminoso. Un’ipotesi inquietante. Ma non è da escludere che le auto rubate siano invece destinate a essere smantellate per alimentare un traffico clandestino di pezzi di ricambio.
I ladri agiscono sempre di notte. Professionali, rapidi e silenziosi, non si arrendono neppure di fronte ai più sofisticati sistemi antifurto. Le prime ad essere prese di mira sono state le utilitarie. Il modello preferito dai ladri è lo stesso da una ventina d’anni: la Fiat Uno. Ne sono sparite diverse. Tutte regolarmente parcheggiate sotto le case dei legittimi proprietari, quasi tutte protette da antifurto elettronici o meccanici, rivelatisi purtroppo inutili.
Dalle Uno, la banda è passata ai veicoli commerciali. Il primo a prendere il volo, alcune settimane fa, è stato il Fiat Fiorino di un piccolo imprenditore locale. Poi è toccato a un furgone Fiat Daily, sparito nel cuore della notte. Sabato sera, infine, il ritorno al filone delle utilitarie, con il furto di una Panda.
L’allarme, fra i cittadini, è forte: la paura, per tutti, è di vedersi sparire sotto il naso l’auto acquistata con tanti sacrifici. Le forze dell’ordine rafforzeranno la vigilanza. Intanto le prime piste investigative puntano verso il Goceano e i paesi di montagna a sud del Monte Acuto: un paio d’anni fa, nelle campagne di Bono, era stato trovato un autentico supermarket dell’usato rubato, un deposito di pezzi di ricambio messo in aperta campagna, al centro di un fiorente commercio. E appartiene alle abitudini della malavita goceanina anche l’uso di auto rubate per mettere a segno rapine.
 
 

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