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CALTANISSETTA I Carabinieri di Mussomeli hanno scoperto un vasto giro di motorini rubati e successivamente rivenduti organizzato tra le province di Palermo e Caltanissetta ed hanno arrestato numerose persone. I militari, che durante le indagini hanno sequestrato oltre 50 motorini, hanno accertato che gli arrestati, dopo i furti avvenuti a Palermo, alteravano il telaio e i documenti di circolazione dei ciclomotori per rivenderli ad ignari acquirenti della provincia nissena attirati dal vantaggioso affare. Le indagini, tuttora in corso, hanno consentito di stabilire legami fra gli arrestati e organizzazioni criminali dedite al furto di numerosi ciclomotori e alla loro successiva alterazione ed immissione sul mercato, che consente fruttuosi guadagni. I tre arrestati gestivano un panificio ma sottobanco avrebbero venduto ad un terzo del loro valore decine di scooter rubati in provincia di Palermo. Gli indagati sono Angelo Giardina, 46 anni, Calogero Frugolino, 36, e Giuseppe Nobile, 47 anni, tutti imparentati fra loro e accusati di furto e ricettazione di scooter. Secondo le indagini, cominciate nell'agosto '99, Giardina e Frugolino gestivano un panificio a Mussomeli che serviva da copertura per la vendita degli scooter che venivano offerti a giovani del paese e dei comuni limitrofi a circa 1 milione e 300 mila lire. Gli investigatori hanno verificato che il gruppo di presunti ricetattori avrebbe agito anche su commissione dei clienti. In pratica chi desiderava uno scooter di un determinato modello si rivolgeva ai gestori del panificio che glielo procuravano. Agli scooter venivano contraffatti i documenti e il numero del telaio. Complessivamente sono una cinquantina i veicoli che sarebbero stati venduti dai tre indagati. L'inchiesta continua per risalire ai referenti palermitani dei presunti ricettatori. |
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