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«Io non rischio e giro con lutilitaria» |
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Lo sapevate che le vetture di prestigio
sono le più rubate in provincia di Lecco? Da noi sono
proprio le Merdedes e le Bmw le auto più soggette alle
azioni criminali. E pensare che nel resto d'Italia le Fiat Punto
Uno e Bravo sono le più richieste dal mercato del furto
d'auto. Lecco dunque è provincia in controtendenza rispetto
alle altre. Ma i numeri che provengono dal nostro territorio
dimostrano ancora una volta come il Lecchese rimanga uno dei
luoghi ideali per mettere a segno il «colpaccio».
La terza marca in questa sorta di hit parade dei furti è
la Fiat, mentre in aumento sono «quotazioni» delle
Volkswagen (con il modello Golf). Ci siamo chiesti invece quali
sono le automobili meno rubate. E dalla nostra indagine in provincia
di Lecco le marche più sicure sono le Citroen, le Peugeot
le Nissan e le Opel. Ma non dimentichiamo che da noi si «alleggeriscono»
anche i possessori di Porsche, Ferrari e Audi. Quale destinazione?
Le risposte sono varie: ci sono dei mercati (Polonia soprattutto)
dove cè grande, grandissima «richiesta»
di Fiat Cinquecento, Punto e Panda; mentre le Alfa Romeo, è
proprio il caso di dirlo, vanno a ruba in Bulgaria. E le prestigiose
Bmw e Mercedes? Semplice: sono ambite soprattutto negli Emirati
Arabi, nelle vicina Albania e nei paesi dell'ex Unione Sovietica.
Non solo. Ultimamente, questi modelli di auto hanno trovato adeguato
mercato anche in Marocco e in Libia. Proprio nella nostra provincia
c'è un industriale rimasto vittima di un numero incredibile
di furti di Mercedes. Dopo lultimo furto, il nostro imprenditore
ha deciso di effettuare i vari spostamenti a bordo dell'auto
della moglie (che ovviamente è ben lontana dallessere
una Mercedes). «Sono convintissimo che tutti i furti che
ho subito - dice L. M. - sono stati commissionati da altri soggetti.
E che le mie auto, dopo essere state sapientemente contraffatte,
sono quasi tutte finite all'estero. Ho un amico che per lavoro
è stato recentemente in Albania e ha visto uno strano
deposito di mezzi nei pressi di Valona: qui erano state posizionate
alcune vetture di prestigio, tutte senza targa». E le Mercedes,
le ha abbandonate? Manco per idea. Ma è meglio lasciarle
in garage nelle giornate di lavoro di tutti i giorni. Per fortuna
nel corso degli ultimi anni il numero delle auto asportate in
italia è in costante diminuzione rispetto agli inizi degli
anni 90. Daltro canto sono invece aumentati i ritrovamenti
di auto rubate. E questo per merito dell'introduzione degli antifurti
satellitari che hanno giocato un ruolo decisivo in tal senso,
nonostante il loro prezzo sia a volte decisamente proibitivo. O.M. |
Gli automobilisti corrono ai ripari e si affidano speranzosi agli ultimi ritrovati, Unica speranza lantifurto satellitare Anche le Ferrari, naturalmente, sono tra le auto preferite dai malviventi |
Lunica è prendere un
antifurto satellitare e sperare che chi ha rubato la nostra auto
sia un ladro solo e non una banda organizzata. Perché
se lArsenio Lupin di turno dovesse avere un piano dettagliato
che prevede lingresso del bolide appena rubato in un container
per azzerare il segnale, il derubato è bellè
che fritto. Per il resto, come dice Antonello, capo officina
dellAutolecco, «siam messi male». E non perché
gli antifurti non funzionino, ma perché i ladri sanno
fare bene il loro mestiere. Troppo bene visto che per scassinare
unauto e ripartire, se ci impiegano tanto ci mettono 35
secondi. La stima è per gli antifurti meccanici, quelli
con il gancio dacciaio che blocca i pedali con il volante,
ma secondo lesperto dellAutoLecco non differisce
tanto neppure dai tempi necessari per disinnescare gli altri
tipi di antifurto. «Il più sicuro è senzaltro
il satellitare - spiega - proprio perché manda un segnale
al satellite Gps che permette sempre di sapere dove è
diretta lauto rubata. Il costo varia dai 1.200 ai 1.600
euro a seconda del modello, compreso labbonamento annuale
alla centrale». Una volta montato lantenna che collega
al satellite diventa invisibile. Se le portiere vengono aperte
con la chiave non succede niente. In qualsiasi altro modo, scatta
il contrattacco. A seconda di quel che ha scelto il cliente o
la centrale riceve lallarme, localizzando sulla videomappala
e sguinzagliando le forze dellordine. Oppure il telefono
del proprietario squilla attivato dal computer di bordo. Il derubato,
previa password, digita i numeri per localizzare lauto,
bloccare il motore o addirittura attivare il vivavoce per parlare
con chi sta guidando. Quando il ladro sale, insomma è
fregato. «A meno che - commenta Antonello - non carichi
lauto in un container e il segnale viene isolato».
Viasat, Amisat, Microsat, i nomi di questi impianti cambiano
ma le potenzialità restano più o meno le stesse.
E non solo solo quelle di avvisare la centrale di controllo e
le forze dellordine del furto, ma anche di bloccare lauto
al primo semaforo in maniera da lasciare a piedi il «mani
di velluto» di turno. Quindi, container a parte, convengono.
Sono molti i lecchesi che si sono lasciati tentare da questa
ultima frontiera della tecnologia, ma come dice sempre lesperto
«sono soprattutto quelli che hanno berline e auto di grossa
cilindrata». «Per le utilitarie - aggiunge - vanno
ancora i vecchi sistemi come quello sonoro con blocco avviamento.
Costano sui 250 euro, se la macchina viene rubata suonano, ma
appunto per molti ladri non sono un problema da disinnescare».
Tra gli antifurti di vecchia generazione e quelli di nuova non
cè niente e comunque, secondo il capofficina dellAutoLecco,
è sempre meglio fare assicurarazioni anche per il furto.
An . Sa. |
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