SCAFATI. Cinque persone sono state
arrestate nell'ambito di un'inchiesta della procura di Torre
su un giro di truffe ad assicurazioni e società finanziarie
attraverso le quali l'organizzazione acquistava auto senza pagarle
utilizzandole poi per falsi sinistri. Le ordinanze di custodia
cautelare sono state eseguite dai carabinieri della sezione di
polizia giudiziaria della procura di Torre Annunziata. Riguardano
Antonio Russo, Carmine Sicignano e Alberto Cuomo, di Gragnano,
Antonino Di Lorenzo di Casola di Napoli e Antonio Boccia di Scafati.
Nei provvedimenti di cattura, emessi dal gip Miranda su richiesta
dei pm Fortuna e Novelli, vengono contestati i reati di associazione
per delinquere, truffa e falso per un totale di 21 diversi capi
d'accusa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, anche attraverso
pedinamenti e intercettazioni, negli ultimi quattro anni l'organizzazione,
che faceva capo ad Antonio Russo, avrebbe acquistato diverse
auto di grossa cilindrata, attraverso finanziamenti, erogati
da società finanziarie, intestati a persone inesistenti.
Dopo aver stipulato i contratti di finanziamento per l'acquisto
delle vetture, i componenti della ''holding della truffa'' non
pagavano le rate, e utilizzavano l'auto per simulare sinistri
e ottenere risarcimenti. In quattro anni avrebbero ottenuto risarcimenti
per circa 400 milioni e si sarebbero appropriati di auto per
quasi un miliardo. L'indagine è stata avviata nel febbraio
scorso, in seguito alla segnalazione della società finanziaria
Gmac Italia, di Milano, che aveva ricevuto una richiesta di finanziamento
per l'acquisto di una Opel Frontera da tre diverse persone contemporaneamente.
E' stato accertato che Russo agiva anche per conto di Gennaro
Sorrentino, 'o campagnolo, di Scafati. Ma i rapporti tra Russo
e Sorrentino si erano guastati a causa di un debito non pagato
e Russo temeva che Sorrentino potesse ucciderlo. Nel corso di
una perquisizione, è stata trovata e sequestrata una lettera
di Russo, diretta alla Procura, nella quale si indicava Sorrentino
quale responsabile di un eventuale agguato nei suoi confronti
e sono ricostruite le attività dell'organizzazione. |