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FURTI Sempre più prospero il "business" dei furti dauto, modelli pregiati nel mirino di ladri impuniti
Si tratta di un affare colossale che coinvolge i ladri come primo anello di una catena che si prolunga ad una sistema di demolitori "compiacenti" e riparatori disonesti che riciclano pezzi di ricambio facendoli pagare come nuovi. Ogni giorno vengono fatte sparire 778 autovetture. Gli ultimi dati confermano anche per il 1998 lampiezza di un fenomeno che di solito lascia impuniti i colpevoli. Nei primi sei mesi dello scorso anno su 155.665 denunce solo in 5.000 casi è stato identificato lautore del furto (Istat). Al contrario, è superiore al 50% in media la percentuale dei recuperi realizzati dalle forze dellordine. Roma vanta il triste primato tra le città capoluogo e si conferma capitale anche della piaga dei furti dauto, seguita a ruota da Milano e Napoli. Nel 98, a Roma e provincia sono stati commessi oltre 50 mila furti, contro i circa 45 mila del capoluogo lombardo e i 34 mila di quello campano. Le province più tranquille invece risultano essere, nellordine, Lecco, Isernia e Verbano. In termini assoluti i modelli maggiormente esposti al rischio-furto sono anche quelli più diffusi sul mercato. Situazione differente invece per quanto riguarda il "tasso di furto" relativo al circolante (dati Viasat): al primo posto i modelli di maggiore pregio, come è logico attendersi. La ripartizione dei furti per
modello e per provincia, come è noto, ha reso più
avvertite le compagnie di assicurazione che nelle situazioni
più a rischio inaspriscono fortemente i premi e restringono
le condizioni di garanzia, fino al punto di negare la copertura
soprattutto in certe aree del Mezzogiorno per i modelli più
pregiati. Marchiatura degli autoveicoli
per prevenire i furti. È la proposta di legge avanzata
alla Camera da alcuni deputati di Alleanza Nazionale che sembra
ricalcare il vecchio West, ma in realtà si ispira a quanto
già previsto in altri paesi europei, in particolare in
Francia dal 93. In pratica si tratta di incidere elettronicamente
un "marchio" in dieci punti diversi del veicolo, a
cominciare dal lunotto e da tutti gli altri vetri. La marchiatura
potrebbe costituire un deterrente valido poiché i ladri
per poter "piazzare" le auto sarebbero costretti a
rubarne altre dello stesso modello ma "pulite", per
sostituire paraurti, cerchioni, cofano, tutti identificati. Sarebbe
inoltre anche più difficile riciclare i pezzi di ricambio
a causa della notevole "bonifica" delle parti contrassegnate.
Alcuni dei punti di identificazione, inoltre, potrebbero essere
sottoposti a vernice e rilevabili dalle forze dellordine
con lampade a raggi ultravioletti. Localizzazione satellitare del
veicoli per contrastare e prevenire la piaga dei furti dauto.
È liniziativa messa a punto da Viasat, la joint
venture tra Magneti Marelli, Fiat e Telespazio, Telecom Italia,
cui si collega lofferta di una speciale polizza di assicurazione
frutto dellaccordo che la stessa Viasat ha siglato con
il gruppo Nikols, tramite i Lloyds di Londra. La polizza,
emessa direttamente dai mille centri Viasat in Italia, consentirà
un risparmio fino al 62% per quanti sulla propria vettura (di
valore non superiore a 200 milioni di lire) installeranno lo
strumento satellitare. La drastica riduzione viene spiegata con
la notevole efficienza del sistema. Un telefono Gsm dialoga con
una centrale e scambia costantemente i dati relativi alla localizzazione
del veicolo che appare sulla mappe digitalizzate della Centrale
dandone comunicazione alle forze dellordine. |
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