VIAREGGIO. Il caso più
bizzarro di «multe fantasma» è, forse, quello
di Alfio Bertolucci: l'uomo si è visto notificare dal
comando di polizia municipale di Genova una multa per un veicolo,
con targa identica a quella del suo scooter, che ha commesso
un'infrazione il giorno in cui il suo Typhon era «al sicuro»,
nelle mani dei vigili di Viareggio che lo avevano sottoposto
a fermo amministrativo perché era la figlia di Bertolucci
lo aveva guidato senza casco. Bertolucci, comunque, è
in buona compagnia: ad esempio di Daniela Lencioni, con un'invalidità
civile riconosciuta, che, pochi mesi fa, sarebbe stata multata
a Napoli.
Si moltiplicano, dunque, i casi (segnalateli al numero verde 800-010407) di persone che ricevono multe perché
le targhe dei loro veicoli sono state clonate. Daniela Lencioni
di Massarosa, l'11 settembre si è vista notificare una
multa di 65 euro, presa il 9 maggio alle 12,23 in via Ferdinando
Acton a Napoli «perché proseguiva la marcia nonostante
il segnale semaforico a luce rossa». Il problema è
che l'auto viene utilizzata dal marito della signora, venditore
ambulante di pesce, visto che la donna - rivela il certificato
medico allegato al ricorso al prefetto di Napoli, insieme agli
scontrini della chiusura del registratore di cassa dell'attività
- per i conclamati problemi alle gambe «ha difficoltà
(a spostarsi in auto) per lunghi tragitti». Il ricorso
- come testimonia la ricevuta della raccomandata - è stato
notificato il 28 settembre, ma la signora non ha avuto alcuna
notizia dell'archiviazione. E mentre Daniela Lencioni prendeva
la multa fantasma a Napoli, lo stesso 9 maggio Alfio Bertolucci
veniva multato a Genova alle 11,55 in viale Brigate Partigiane,
non in sella al suo Typhon, ma a bordo di un'Ape 50 visto che
- recita il verbale - «lasciava veicolo in zona soggetta
a divieto di fermata». Peccato, però, che lo scooter
(al quale è stata clonata la targa) quel giorno «era
sotto fermo amministrativo a Viareggio».
Intrappolato nella rete delle targhe clonate anche Adriano Bartolucci,
avvocato di Marina di Pietrasanta, che il 18 novembre si è
visto notificare dai vigili di Napoli due multe (da 32 euro)
prese il 16 giugno alle 12,30 in via Francesco Caracciolo per
«guida senza casco» e perché «non provvedeva
a liberare il transito rimuovendo l'ingombro determinato dalla
caduta del carico». «Il fatto è - ribatte
l'avvocato - che quel giorno ero a Viareggio con la mia ragazza,
come ho scritto nell'esposto al Prefetto di Napoli. Al quale
ho fatto pure notare che la notifica delle multe è avvenuta
154 giorni dopo l'infrazione e, quindi, il pagamento non è
esigibile. In ogni caso, ho presentato una querela per truffa
e clonazione di targa per mettermi al riparo da problemi più
gravi: che succederebbe, infatti, se la moto con targa identica
alla mia venisse usata per una rapina?».
ilaria bonuccelli |