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Auto "clonate" e riciclate

Usavano i dati identificativi di automobili rubate li ritoccavano in laboratorio per dare alle vetture "nuova vita". Così potevano rivenderle all'estero.
Tre marocchini arrestati.
   

di Giuseppe Purcaro
   
   25 MAGGIO 2001
   
 

SEGRATE  (MILANO) Clonano le auto, soprattutto di grossa cilindrata, per rivenderle, pulite e a prezzi di favore, sul mercato clandestino. Come cellule staminali, i dati identificativi di auto realmente esistenti, (numero di targa, telaio, carta di proprietà e libretto di circolazione), recuperati al Pra, vengono utilizzati per ricostruire, in laboratorio, unidentità, nuova e pulita, alle auto rubate. In questo modo, i truffatori si fanno beffa dei controlli delle forze dellordine, in strada o alle frontiere, facendo così passare inosservate le auto da piazzare.
Un giro colossale, dal fatturato a nove zeri, sul quale, hanno messo le mani i carabinieri e la polizia municipale di Segrate.

Tre cittadini di nazionalità marocchina sono finiti dietro le sbarre con laccusa di ricettazione e falsificazione. I tre arrestati, E.T., 27 anni, E.A. 28, e B.Y., 30, sono stati colti in flagrante dalle forze dellordine, in via Nenni a Segrate, mentre armeggiavano intorno ad una Golf diesel e ad una 330 diesel, entrambe rubate e con certificati di proprietà, libretti di circolazione, telai e targhe contraffatti.

Le indagini svolte finora, benché ancora in corso, hanno tuttavia consentito a carabinieri e ghisa di aprire uno squarcio su unorganizzazione, sicuramente ben più ampia (i tre magrebini arrestati avevano, probabilmente, il compito di trasportare materialmente le auto clonate lontano da Milano, forse allestero) che vede Segrate confermarsi come base dappoggio per i traffici dei clonatori. Già lo scorso febbraio, in un parcheggio cittadino, gli agenti avevano sequestrato otto auto rubate di grossa cilindrata.

Chi fa parte di tale organizzazione può essere definito un vero e proprio esperto di clonazione automobilistica. - spiegano al comando dei ghisa segratesi - Prima rubano auto la cui richiesta sul mercato e il cui valore commerciale sono molto alti; poi, cercano di individuare autoveicoli di una marca identica a quella delle auto rubate. Grazie a ricerche sui registri del Pra, risalgono ai dati identificativi dellauto da clonare per dare una nuova carta didentità al veicolo. I ricettatori sperano, in tal modo, di sviare i controlli delle forze dellordine, avendo, inoltre, meno problemi quando dovranno smerciare lautomezzo clonato o quando dovranno passare la frontiera per rivendere tali autoveicoli in Paesi esteri. Prima di spedirle oltre frontiera, le auto vengono stoccate provvisoriamente in centri a portata di tangenziali e autostrade, facili vie di fuga. Segrate e gli altri comuni dellhinterland sono quindi lideale per gli uomini dell'organizzazione.

   

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