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LA POLIZIA MUNICIPALE: INDAGATE SULLE TALPE
Traffico delle targhe clonate, i vigili accusano le Motorizzazioni
 

10 gennaio 2002
 
Uno 007 con casco bianco alla caccia delle auto clonate. I vigili urbani hanno mosso guerra al grande business delle doppie targhe, di chi può scorrazzare impunito in tutta Italia, sicuro che le multe arriveranno sì a destinazione, ma a casa della vittima. E invece le multe saranno notificate direttamente ai truffatori sorpresi sulle loro brave auto clonate, in modo che l’originario proprietario si vede annullare per difetto di forma i verbali precedentemente avuti.
Il fenomeno delle auto clonate non è sfuggito ai vigili urbani. Il Settore Legale del Corpo, diretto dal colonnello Giuseppe Calabrò, ha predisposto un Ufficio di Ricerca delle Auto Clonate in due diverse sezioni, una a via Bernardo Tanucci, diretta dal sottufficiale Vincenzo Giamè, che cura la parte burocratica e lo sviluppo delle denunce e segnalazioni, e un’altra a via Poerio, diretta dall’Agente scelto Antonio De Felice.
Dallo scorso 1 marzo sono state ritrovate 22 vetture con targhe clonate. Tutte le auto rinvenute erano provento di furto o rapina, ma corredate di libretti di circolazione e e certificati del Pra, falsificati o nella maggior parte dei casi rubati in bianco nelle varie Motorizzazioni Civili Nazionali, e anche di atti di passaggio di proprietà falsificati e tassa di possesso con bollettino apocrifo e anche qui falsificato. In qualche caso la persona sorpresa alla guida di un’auto clonata è stata arrestata, mentre per chi ha collaborato si è proceduto a piede libero.
Al vaglio dei vigili urbani sono centinaia le pratiche di persone che risiedono fuori dal Comune di Napoli e che hanno ricevuto multe salatissime per le più disparate infrazioni; tutti lamentano - attraverso denunce e querele - di non essere mai stati a Napoli, chiedendo oltre all’annullamento dei verbali emessi anche l’apertura di un’inchiesta.
Lo sviluppo delle pratiche, con il relativo elenco di ricerca, viene affidato all’agente scelto De Felice il quale parte a caccia, cercando di trovare le auto nel circuito indicato dalle contravvenzioni. I sospetti della polizia municipale vanno diretti verso le Motorizzazioni, in quanto - spiega il colonnello Calabrò - «è un lavoro troppo professionistico preparare i libretti di circolazione; come è possibile che da Napoli si ”ordina” un’auto e di pari passo si ruba un libretto di circolazione in bianco e ci si immettono i dati relativi di quella vettura delo stesso tipo con la differenza che è in possesso di persona residente in Alta Italia? Mentre in alcuni casi le targhe clonate ritrovate sono originali. C’è bisogno della collaborazione di tutti i cittadini che devono segnalare tutto quello che può sembrare non conforme a quanto prospettato dai processi verbali».
 
 

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