Camminandovi non è
raro inciampare in bottiglie di alcolici e lattine, imbattersi
in spazzatura o siringhe usate. La pista ciclabile che da via
Canestrini conduce in zona Forcellini, fiancheggiando il parco
Iris, è in un grave stato di abbandono.
A denunciare la preoccupante situazione di degrado sono i consiglieri
comunali della Margherita, Antonino Pipitone e Ivo Rossi. "Negli
ultimi mesi alcune aree costeggianti il percorso ciclabile sono
diventate, nelle ore notturne, territorio franco dove gruppi
di giovani, soprattutto extracomunitari, diventano le vedette
che controllano il territorio. La pericolosità dell'area,
che al calar della sera è sede di bivacchi e di traffici
probabilmente poco puliti, è aumentata dall'assenza di
illuminazione tanto che i ciclisti e i pedoni, che un tempo utilizzavano
la pista anche nelle ore serali, ormai preferiscono percorrere
strade alternative". Per evitare incontri spiacevoli. A
detta dei consiglieri della Margherita, fino a tarda notte i
residenti delle abitazioni di via Balbo, Lazara, Gallini, Rossato,
prospicienti il percorso ciclabile, devono sopportare il continuo
squillare dei telefonini dei nottambuli frequentatori della zona
ed uno strano viavai di auto (si tratta di strade chiuse, tranne
che per l'accesso ciclabile e pedonale alla pista).
"La situazione è particolarmente allarmante - osserva
Pipitone - anche per il continuo stillicidio di episodi illeciti
che si verificano nell'area: danneggiamenti alle auto, furti
di moto, scippi (l'ultimo dei quali è avvenuto alcuni
giorni fa ai danni di un'anziana che transitava per la pista).
Episodi che spesso non vengono neppure denunciati. Senza dimenticare
che proprio qui, alcuni anni fa, è stato commesso un omicidio".
Insomma una situazione degradata che costringe i residenti a
convivere con la paura: anche entro i confini del parco Iris
ci sarebbe, la notte, spaccio di stupefacenti. "Ricordiamo
al sindaco Giustina Destro - osserva Rossi - che in consiglio
comunale abbiamo sollevato più volte questi problemi e
che nel luglio del 2000 abbiamo presentato un'interrogazione
scritta all'allora assessore all'Ambiente, sollecitando controlli
da parte della Polizia e la messa in opera di un impianto di
illuminazione adeguato. Evasiva è stata la risposta, assenti
i provvedimenti". Che ora invece si invocano con urgenza
"altrimenti ci troveremo - conclude Pipitone - ad avere
a che fare con uno dei tanti piccoli ghetti di quartiere in mano
alla criminalità". Costante monitoraggio delle forze
dell'ordine e adeguata illuminazione le principali richieste
della Margherita. A breve sarà pronta una mappa dei punti
a rischio di tutta la città.
Federica Cappellato |