TRATTO DA:


Giro di auto rubate in Spagna Cinque bresciani nei guai
OPERAZIONE DELLA POLSTRADA DI SONDRIO
 

18 novembre 2002
 
CONCESIO
Una carta di circolazione sospetta caduta a primavera nelle mani di un funzionario della motorizzazione civile di Sondrio... scatta l’indagine della Polizia stradale valtellinese e ben presto emerge una banda che ricicla auto rubate in Spagna. Base operativa nel bresciano, a Concesio; complicità internazionali, forse con gruppi malavitosi iberici. Trascorrono pochi mesi e gli investigatori chiudono il cerchio attorno a quella gang che importava in Italia veicoli rubati, li reimmatricolava a Sondrio e li piazzava sul mercato della nostra provincia attraverso la complicità di una concessionaria bresciana. Sei le persone denunciate, con accuse che vanno dal riciclaggio alla ricettazione, dal falso documentale alla soppressione di documenti originali di circolazione (quelli dei veicoli rubati in Spagna). Cinque sono bresciani, per lo più valtrumplini, oltre ad un immigrato d’origine indiana: su di loro la Procura di Sondrio mantiene uno stretto riserbo; le indagini sono infatti ancora in corso, in particolare si cerca di risalire alla banda di ladri che vendeva all’organizzazione i veicoli «che scottavano». Il sodalizio riciclava i veicoli (tutti sottratti ad autonoleggi) nel nostro Paese. Come? Anzitutto nazionalizzandoli, ossia immatricolandoli in Italia attraverso gli uffici della motorizzazione di Sondrio dove venivano presentati documenti abilmente contraffatti. Auto apparentemente «pulite» che finivano poi sul mercato di casa nostra. Non a caso due monovolumi (una Renault Scenic ed un Espace) erano già stati venduti proprio a Brescia: la Polizia stradale non ha potuto far altro che recuperarle e restituirle ai legittimi proprietari, a Malaga e Gerona. Una Opel Zafira, in vendita, è invece stata sequestrata in una concessionaria (era stata rubata a Barcellona), mentre una quarta auto, una Mercedes, è stata fermata alla frontiera di Ventimiglia. Era finita da poco nelle mani dei ladri ed avrebbe dovuto raggiungere, con ogni probabilità, il bresciano. In realtà gli investigatori stanno scavando ancora per ricostruire l’organigramma della banda e per stabilire, con una certa precisione, i ruoli dei sei denunciati. (m. bon.)
 
 

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