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Ha risarcito il danno alle due vittime del racket delle auto rubate e restituite dietro pagamento di tangenti ed è tornato in libertà
 

4 dicembre 2002
 
Ha risarcito il danno alle due vittime del racket delle auto rubate e restituite dietro pagamento di tangenti ed è tornato in libertà uno dei 15 foggiani arrestati dai carabinieri il 18 luglio scorso nel blitz «rapid hand over». Si tratta di Gianfranco Bruno, 24 anni compiuti da due giorni, foggiano. Il gip Carlo Protano che nel luglio scorso ne aveva disposto l'arresto ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari, anche in virtù del risarcimento dei danni da parte dell'indagato, ed accolto l'istanza di scarcerazione presentata dall'avvocato difensore Carlo Alberto Mari. Gianfranco Bruno nell'inchiesta «rapid hand over» è accusato di due estorsioni: avrebbe preteso 600 mila lire per restituire una «Ford Fiesta» rubata in città il 5 marzo del 2000 e una somma imprecisata per restituire una «Croma» rubata 20 giorni dopo.
 
 

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