TRATTO DA:


Chiesero il riscatto per un'auto rubata
Estorsione, condannati due giovani manduriani
 

13 gennaio 2002
 
Chiesero un milione e mezzo di lire per la restituzione di un'auto rubata. Due giovani manduriani sono stati condannati per furto e tentata estorsione dal giudice delle udienze preliminari Giuseppe Tommasino: un anno e sei mesi di carcere per Antonio Mero, di 24 anni (ha ottenuto gli arresti domiciliari), ed un anno e due mesi per Andrea Di Noi, di 22 anni (pena sospesa), entrambi assistiti dall'avv. Franz Pesare.
La vicenda risale al 23 settembre dello scorso anno. al «117» del comando provinciale di Taranto giunse la telefonata di un cittadino della provincia di Brindisi, che era stato contattato dai due estortori per la restituzione di un'autovettura rubata il giorno precedente. L'uomo avrebbe dovuto portare un milione e mezzo di lire nel luogo indicato dai malviventi, ma all'appuntamento di presentarono anche i finanzieri. Mero e Di Noi furono bloccati al termine di uno spericolato inseguimento. I militari recuperarono la busta contenente i soldi del riscatto e l'auto rubata, abbandonata nelle campagne di Sava. L'ennesimo episodio di furto e tentata estorsione è stato risolto proprio grazie alla collaborazione della vittima. La pratica del cosiddetto «cavallo di ritorno» è assai diffusa nel versante orientale della provincia. I proprietari delle auto rubate troppo spesso preferiscono pagare la tangente, anzichè denunciare il furto alle forze dell'ordine. G. Riz.
 
 

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