La Guardia di Finanza di Genova
ha sgominato due pericolose e ramificate organizzazioni
criminali, dedite al furto ed alla ricettazione di auto di grossa
cilindrata.
Le due bande, formate da nordafricani, italiani ed albanesi,
avevano un raggio dazione ed una complessità organizzativa
di rilievo nazionale, con contatti e collegamenti anche allestero.
Impressionante il parco macchine recuperato dagli uomini delle
Fiamme Gialle durante le indagini, in tutto 30 autovetture
di grossa cilindrata (Mercedes, Audi, Bmw, Mitsubishi), tutte
nuove fiammanti, peraltro già restituite ai legittimi
proprietari.
I furti erano commessi soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia
Romagna, e le vetture una volta in mano allorganizzazione
nordafricana, erano esportate in Ghana dopo essere state occultate
in containers in partenza dal porto di Genova, con carichi di
copertura costituiti da pneumatici usati o da pezzi di ricambio,
per poi essere rivendute a prezzi esorbitanti ai pochissimi facoltosi
di quelle zone.
Lorganizzazione criminale italo-albanese, invece, dal porto
del capoluogo ligure, spediva le auto rubate in Sicilia, ove
le stesse venivano smontate in pezzi e rivendute come parti
di ricambio.
Loperazione delle Fiamme Gialle è stata resa
possibile grazie al costante monitoraggio delle merci in esportazione
dal porto di Genova, effettuate tramite un attento esame della
documentazione, seguito dallimmediato riscontro fisico
delle merci.
Le indagini dei finanzieri erano iniziate lo scorso febbraio
con il ritrovamento di due Mercedes, occultate dentro un container
di pneumatici usati, la cui spedizione proprio sulla scorta dei
parametri usati quali: la destinazione, la merce dichiarata,
i soggetti coinvolti ed il valore dichiarato, era motivo di sospetti
che hanno portato gli uomini delle Fiamme Gialle a risalire
alle fonti dellillecito traffico.
Grazie alle perquisizioni effettuate presso le ditte di spedizioni
con sede a Brescia, Verona e Vicenza, i finanzieri sono
risaliti ai committenti delle spedizioni, uno dei quali è
stato sottoposto a fermo, poiché colto in flagranza mentre
pagava precedenti spedizioni.
Lattività investigativa, coordinata dalla Procura
della Repubblica di Genova ha permesso, nel tempo, di far rientrare
nel territorio italiano alcune autovetture già in navigazione
verso il Ghana, nonché di individuare e segnalare allInterpol
quella già arrivate nel paese africano.
Successive perquisizioni effettuate presso le abitazioni dei
soggetti individuati, hanno permesso di accertare il loro coinvolgimento
e di ricostruire la fitta rete di relazioni ed interessi che
gravitavano attorno al voluminoso traffico.
Nellambito del primo filone dindagine, loperazione
si è conclusa con la denuncia allAutorità
Giudiziaria di 15 cittadini ghanesi, 5 dei quali arrestati, nonché
un cittadino togolese ed un marocchino, anchessi denunciati.
Per quanto attiene, invece, al secondo filone attinente allorganizzazione
italo-albanese, 2 italiani ed un albanese sono stati arrestati
mentre altri 2 responsabili sono stati denunciati.
Genova, 6 novembre 2000 |