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Comprano auto con assegni fantasma In sei cadono nella trappola della banda di truffatori |
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Il sistema è tanto collaudato
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una spregiudicata banda di truffatori, ben sei mantovani. Il
bottino complessivo accumulato per ora si aggira intorno ai 100mila
euro. Le vittime della truffa hanno almeno due cose in comune: sono privati cittadini che vogliono vendere la loro auto e per trovare un acquirente si sono rivolti a qualche giornale di annunci economici. La gang li contatta proprio attraverso il numero telefonico che le ignare vittime fanno pubblicare: «Ho letto l'annuncio, mi interessa la sua auto». E i truffatori, che scelgono regolarmente vetture in vendita a 15mila, massimo 25mila euro, non si perdono certo in estenuanti trattative: «Il prezzo mi sta bene. Ci vediamo davanti al notaio per il passaggio di proprietà». La trappola scatta qui: all'ignara vittima viene fissato un appuntamento per la vendita dell'auto nello studio di un notaio sempre nel tardo pomeriggio, dopo le 18, quando le banche sono chiuse. Dal notaio la trattative viene formalizzata, dopodichè il truffatore paga la macchina con un assegno e se ne va sulla sua nuova vettura. E' solo il giorno dopo - o addirittura sette giorni dopo, se l'assegno è fuori piazza - che il malcapitato scopre che l'assegno è un bidone: o è scoperto, o riporta il nome di un emittente inesistente. E quando provano a contattare l'acquirente della loro ex automobile, naturalmente non lo trovano più, anche perchè l'indirizzo riportato sui documenti esibiti davanti al notaio è fasullo. I truffatori infatti sono nomadi italiani senza fissa dimora. Nelle ultime due settimane solo nel Mantovano sei persone sono cadute nella loro rete. E in Procura sono già due i magistrati che stanno studiando dei vari fascicoli contro ignoti per truffa. Ma nell'attesa che la banda venga sgominata chi ha intenzione di vendere la propria auto attraverso un annuncio economico farebbe bene a drizzare le antenne. |
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