Riccione
E finito in manette anche il cosiddetto cavallo di
ritorno, quello che avrebbe dovuto riportare da Napoli
lauto rubata per chiederne il riscatto. Proprio così,
in cambio delle chiavi dellauto rubata (una Ford Mondeo)
una coppia di malviventi pretendevano un riscatto di due milioni
e mezzo di vecchie lire. Le manette, che già avevano raggiunto
i polsi di di B.P, 38enne della zona già noto alle forze
dellordine, sono scattate ieri mattina nel napoletano per
G.I., 28enne, anchegli già noto ai militari, che
quando ha capito che tirava una brutta aria si era reso latitante.
Da ieri è ospite della casa circondariale di Napoli Poggio
Reale.La storia ha inizio nellottobre del 2001, quando
laddetto alla sicurezza di un pub piuttosto conosciuto
di Riccione e il suo amico campano fanno amicizia con una ragazza
allinterno del locale. Durante una serata in loro compagnia
li abbandona un attimo per andare al bagno, ma commette lerrore
di lasciare le chiavi dellauto sul tavolo. Spariscono.Convinta
di averle lasciate proprio al tavolo chiede a tutti i presenti,
ma nessuno le ha viste. Si convince allora di averle smarrite,torna
a casa a prendere le chiavi di scorta per recuperare la Ford,
ma quando torna al pub (che si trova nei paraggi del porto) non
cè più. Nei giorni successivi torna di nuovo
nel tentativo di aver informazioni e un giorno trova il contatto,
uno dei due accusati si offre di fare da intermediario per farle
riavere lauto dietro il pagamento di un riscatto. Nel frattempo
però, a seguito della denuncia di furto da parte della
ragazza, erano già scattate le indagini dei carabinieri,
coordinate dal giudice Giacomo Gasparini.Sborsati i due milioni
e mezzo la Ford Mondeo era riapparsa in un parcheggio, ma per
uno dei malviventi poche settimane fa erano scattate le manette.
Da ieri mattina anche per il latitante napoletano che vestiva
i panni del cavallo di ritorno. |