TRATTO DA:


altanet.it

I RISVOLTI DI UNA VERA PIAGA SOCIALE.
PER MINACCE O PER CONVENIENZA SI FINISCE PER ACCETTARE IL RICATTO
TUTTI HANNO PAGATO PER L'AUTO
di DO.P.

     
 

"Piaga sociale" è normalmente un'espressione attribuita ad ogni fenomeno che si incancrenisce nel tessuto di una società cosiddetta civile. Ed è un'espressione che va attribuita ai famigerati furti d'auto frequenti dalle nostre parti.
Risparmiando ogni parola sul fatto che esiste una mentalità che permette al fenomeno di vivere indisturbata ci occuperemo di alcune delle caratteristiche tipiche di questo reato.

Il furto d'auto non ha stagioni, per tutto l'anno le automobili spariscono con una frequenza che ormai può dirsi "normale".

     

Le macchine vengono rubate per tre differenti ragioni: per fini estorsivi cioè con la richiesta di un riscatto per riottenere la vettura; su commissione per recuperare pezzi; per rivenderle all'estero, fenomeno più recente che interessa soprattutto vetture di grossa cilindrata che vanno ad alimentare nuovi mercati "neri".

La piaga aperta è quella dei furti per estorsioni. La dinamica è risaputa. L'auto sparisce e a distanza di poco tempo i ladri entrano in contatto con il proprietario, gli chiedono una somma di denaro variabile a seconda del valore della macchina (dal mezzo milione ai tre o quattro), minacciano e danno indicazioni sul luogo dello scambio. La vettura ritorna intatta al suo proprietario legittimo. Questo è in sintesi quello che avviene in questo tipo di furto. E' interessante il modo in cui la vittima reagisce al furto. Nel vedere la propria auto sparita, sicuro che non l'abbia preso qualche amico in vena di scherzi o qualche familiare dispettoso, logica vuole che il derubato si rivolga ai Carabinieri e ne denunci la sparizione, fidando nell'operato delle forze dell'ordine. Il malcostume e la paura, però, sopraffanno la logica. Il derubato molte volte decide di pagare e il fenomeno assume le proporzioni spaventose che tutti conosciamo.

Facciamo il punto. Se la vittima ha denunciato e poi ha ceduto alle minacce dei delinquenti, torna dalle forze dell'ordine e dichiara di avere ritrovato la sua autovettura. Ovviamente sarebbe un vero e proprio colpo di fortuna ritrovare da soli la macchina senza che nemmeno sia stata toccata. Della serie: un ladro che si è fatto solo un giro. Oppure, senza mettersi nel minimo impiccio, la vittima evita a priori la denuncia, aspetta che il ladro si metta in contatto e poi paga. In proposito, però, non esistono dati.

La sola ipotesi, comunque, basta a distorcere ogni considerazione di tipo quantitativo. Il numero dei furti accertati sarà sempre molto minore di quello reale. Purtroppo i fatti si svolgono secondo queste modalità. E' raro che la vittima abbia il coraggio di avvisare le forze dell'ordine che in un certo giorno, ad una data ora, in quel posto avverrà l'incontro con i malavitosi per lo scambio auto-soldi.
Qualche volta per fortuna succede e i ladri vengono arrestati, come è accaduto qualche giorno fa con il felice esito di un'operazione dei Carabinieri.

E' importante sottolineare un aspetto. L'estortore deve essere sorpreso in flagranza di reato, in parole povere con i soldi in mano. Altrimenti l'estorsione è solo tentata.
Debellare la paura è impresa proibitiva. Un'iniezione di fiducia comunque potrebbe arrivare dal numero di vetture che i Carabinieri ritrovano nei loro servizi di rastrellamento. Ne vengono ritrovate a decine (anche trattori e, in una circostanza, anche una macchina d'epoca) soprattutto nella Foresta Mercadante, sulle colline della Murgia, nelle masserie abbandonate. Qualcuna è stata trovata anche in città.


Al fine di evitare collegamenti a pagine la cui esistenza non è controllabile, abbiamo utilizzato parti di alcuni articoli inerenti l'argomento del nostro sito, creando nuove pagine.
Queste riporteranno sempre un collegamento al sito effettivo di provenienza.
Tuttavia, nel caso i gestori dei siti a cui si fa riferimento non gradissero tale iniziativa, sono pregati di segnalarcelo via e-mail, provvederemo prontamente ad eliminare l'intera pagina. Grazie per la collaborazione.


   
 

TORNA INDIETRO