ROMA - (Adnkronos) - Il problema
dei furti di moto, scooter e motorini, si attesta sulle 400 unità
di eventi al giorno (dati 1999), con risultati disastrosi in
termini di caro assicurazioni e non solo. Al convegno sul "Furto
e Riciclaggio del veicolo a due ruote", organizzato da ANCMA
(Associazione nazionale del Ciclo Motociclo ed Accessori), Ministero
dell'Interno e F.M.I. (Federazione Motociclistica Italiana),
si è parlato soprattutto di controllo dei mezzi non targati
e della difficoltà di individuazione dei dati relativi
ai mezzi. Le forze dell'ordine, se non specificatamente addette
al servizio, possono impiegare anche 30 minuti a controllo, per
riuscire a scovare il punto in cui è situata la targhetta
con i dati del mezzo ed a capire se sono contraffatti o meno.
Il problema nasce dalle differenti tipologie dei mezzi in commercio
ed al mare di sigle identificative. |
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Ora, su iniziativa dell'Ancma,
è stato presentato un pratico "Manuale di controllo"
che, mezzo per mezzo, indica i punti di fissaggio dei dati e
le sigle d'identificazione, facilitando enormemente il lavoro.
Al convegno sono usciti fuori dati allarmanti e sono stati lanciati
suggerimenti e consigli. Le esigenze più sentite sono
quelle di parcheggi per le due ruote, attrezzati di ganci per
l'ancoraggio con catene e di sensibilizzare l'attenzione dell'utente,
a non lasciare i propri mezzi in giro, con troppa disinvoltura.
Dai dati enunciati si evince che su 100 motorini venduti se ne
rubano il 30% e la percentuale sale al 50% in zone a rischio
come: Palermo, Napoli, Roma, Milano, Genova, Verona e Catania.
Le forze dell'ordine, particolarmente sensibilizzate al problema,
cominciano a mettere a segno delle ottime operazioni, che stanno
contribuendo ad abbassare la percentuale di detti furti, percentuale
che, però, ancora non corrisponde ad un decremento dei
premi assicurativi.
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